Page 520 - Capire la matematica
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Misura ed Errori
L’operazione di misura di una grandezza fisica, anche se eseguita con uno strumento
precisissimo e con tecniche e procedimenti accurati, è sempre affetta da errori.
Gli errori che si commettono sono essenzialmente di due tipi: errori accidentali ed errori
sistematici.
Gli Errori accidentali (o casuali) sono errori dovuti a cause difficilmente individuabili, di
solito dovuti a piccole variazioni delle condizioni dell’ambiente oppure all’abilità dello
sperimentatore. Essi sono simmetrici, cioè nella ripetizione della stessa misura, possono
essere sia per difetto sia per eccesso.
Questo tipo di errori non sono eliminabili.
Esempio: nella misura di un tavolo, non si riesce a far coincidere in maniera precisa lo
spigolo del tavolo con la tacca 0 cm del metro.
Gli errori sistematici sono errori dovuti a difetti degli strumenti di misura o a metodi
errati di misura.
Essi sono asimmetrici, cioè nella ripetizione della stessa misura, sono sempre per difetto
o sempre per eccesso.
Questi errori, in linea di principio, sono eliminabili (ad esempio effettuando la taratura
degli strumenti).
Esempio: l’errore commesso da un orologio che va avanti di un minuto ogni ora.
La misura di una grandezza fisica fornisce un suo valore approssimato, espresso nella
forma: x = M ± ∆.
Se la misura è eseguita con uno strumento a bassa sensibilità, la ripetizione della misura,
nelle stesse condizioni, fornisce sempre lo stesso valore M (il valore centrale fra le due
tacche).
In questo caso ΔM è dato dalla semi ampiezza dell’intervallo minimo misurabile (sensi-
bilità dello strumento).
Se la misura è eseguita con uno strumento ad alta sensibilità, la ripetizione della misura,
nelle stesse condizioni, fornisce valori diversi.
In questo caso M rappresenta la media aritmetica delle misure e ΔM rappresenta la
stima dell’errore.
La stima dell’errore può essere dato:
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