Page 747 - Capire la Fisica
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L’Entanglement e il Paradosso EPR
(Einstein-Podolsky-Rosen)
Secondo la meccanica quantistica l’informazione può essere trasmessa in modo istan-
taneo tra un sistema e un altro, indipendentemente dalla loro distanza (entanglement).
Questo naturalmente implicherebbe vaste reti di interconnessione tra particelle che si
trovano in parti diverse dell’Universo.
Gli esperimenti effettuati sembrano confermare l’esistenza deIl’entanglement quanti-
stico, aprendo la possibilità di realizzare applicazioni innovative nel campo della critto-
grafia quantistica, dell’informatica quantistica e perfino del teletrasporto.
Einstein, Podolsky e Rosen, a tal proposito, pensavano che se fosse veramente così,
c’era qualcosa di sbagliato nella meccanica quantistica, perché, si domandavano, es-
sendo la velocità della luce, il limite massimo raggiungibile nell’Universo, come mai due
particelle potessero influenzarsi istantaneamente, in qualsiasi punto dello spazio ven-
gano messe e a qualsiasi distanza?
Nel 1935, Albert Einstein e i suoi colleghi più giovani Boris Podolsky (1896 – 1966) e
Nathan Rosen (1909 – 1995) formularono un esperimento mentale molto interessante
e significativo, noto con il nome di “paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen” o, più bre-
vemente, “paradosso EPR”, dalle iniziali dei suoi autori.
Si trattava del tentativo di aggirare sperimentalmente la relazione di indeterminazione
di Heisenberg, che lo stesso Einstein riteneva si potesse evitare.
A questo scopo, i tre proposero una serie di idee per eludere in modo elegante il vincolo
sulla conoscenza simultanea della quantità di moto e della posizione di un oggetto
quantistico, dimostrando così l’incompletezza della meccanica quantistica.
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