Page 681 - Capire la Fisica
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Il primo a capire l’importanza delle sue parole fu Albert Ein-
                                          stein, che portò questi pensieri ad un livello più elevato,
                                          considerando l’ipotesi che anche la luce potesse essere co-

                                          stituita da quanti di energia (i fotoni).

                                          Il secondo fu Niels Bohr, il più grande studioso dell’atomo
                                                                                          236
                                          in assoluto. Studiando il modello atomico  di Rutherford,
                                          giunse  alla  conclusione  che  anche  l’energia  degli  atomi

                                          fosse “quantizzata” e che gli elettroni non fossero liberi di
                                          posizionarsi a loro piacimento, ma potessero stare solo su
                                          certe orbite, dette discrete.


           Sulla base di queste scoperte, crea una sua scuola, la “Scuola di Copenaghen”, dove
           coltivò i migliori fisici del secolo, tra cui Heisenberg e Pauli.

           Con l’aiuto di Wolfang Pauli, che spiegò meglio la stabilità de-

           gli  atomi, intuendo  che le orbite di questi  potessero  acco-
           gliere solo un certo numero di elettroni, Bohr riuscì a spiegare
           correttamente  lo  spettro  atomico,  affermando  che  le  fre-
           quenze emesse, corrisponderebbero a determinate energie (i

           colori nel campo del visibile).

           Ogni elemento è caratterizzato da un proprio spettro d’emis-
           sione, per cui analizzando la radiazione emessa da un cam-

           pione è possibile identificare gli elementi in esso presenti. Ir-
           raggiando un gas con una luce bianca si ottiene lo spettro di assorbimento.

           Le radiazioni assorbite e quelle emesse da uno stesso elemento corrispondono perfet-

           tamente (principio di inversione dello spettro).

                                                 Un altro fisico, Louis de Broglie, sulle basi delle sco-
                                                perte di  Arthur Compton, un fisico  statunitense che
                                                aveva mostrato l’esistenza dei fotoni, nella sua tesi di

                                                Laurea immaginò che esattamente come la luce po-
                                                tesse  comportarsi  similmente  ad  un  fascio  di  parti-

                                                celle, specularmente gli elettroni potessero compor-
                                                tarsi come onde, scoprendo così la “simmetria della












           236  Un nucleo centrale denso con una nuvola di elettroni all’esterno.
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