Page 594 - Capire la Fisica
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Ricapitoliamo. Se ai capi di un conduttore viene applicata una differenza di potenziale,
all’interno di esso si produce un campo elettrico che accelera le cariche libere di muo-
versi.
Queste cariche, in un conduttore metallico sono rappresentate dagli elettroni di va-
lenza degli atomi.
La quantità di carica che fluisce attraverso la sezione del conduttore nell’unità di
tempo, prende il nome di corrente elettrica:
∆
imedia = ,
∆
dove Δq è la carica totale che attraversa una sezione del conduttore in un intervallo di
tempo Δt.
Se si effettua l’operazione di passaggio al limite per Δt→ 0, si ha la definizione di cor-
rente istantanea:
i = .
Siccome in un conduttore metallico, la corrente è portata dagli elettroni, ognuno dei
quali ha una carica –e, si ha che la carica che attraversa una sezione di area A del con-
duttore in un tempo dt corrisponde a quella contenuta nel volume di base A ed altezza
vd dt.
Si può quindi scrivere la corrente i = -n e vd A, dove “n” rappresenta la densità degli
elettroni liberi di muoversi (elettroni di valenza) nel conduttore.
Nel SI l’unità di misura della corrente è l’ampère (A).
1 ampere indica la corrente che fluisce in un conduttore quando attraverso una sua
1
sezione passa la carica di 1 coulomb in 1 secondo, ovvero 1 A = .
1
Abbiamo visto che applicando una differenza di potenziale ai capi di un conduttore, si
crea un passaggio di corrente elettrica.
Si definisce come “resistenza del conduttore”, il rapporto tra il valore della differenza
di potenziale applicata e quello della corrente:
∆
R = .
L’unità di misura della resistenza elettrica è l’ohm (Ω).
1 ohm rappresenta la resistenza di un conduttore in cui fluisce la corrente di 1 ampere,
quando si applica ai suoi capi una differenza di potenziale di 1 volt.
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