Page 495 - Capire la Fisica
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Per poterla risolvere si ha bisogno di informazioni aggiuntive riguardo alla natura
dell’urto.
A seconda della natura dei corpi interagenti, si possono avere vari casi, ad esempio due
biglie rimbalzerebbero, mentre se almeno uno dei due oggetti non è rigido, questo sì
accartoccerebbe sotto l’urto, e poi possono esserci tanti casi più o meno simili.
Questa differenza è dovuta alla natura delle forze che intervengono nella collisione: se
queste sono forze conservative, nel processo d’urto si conserva l’energia, in caso con-
trario ci sarà una perdita di energia.
Un caso estremo, potrebbe essere quello di un proiettile che si conficca in un sacco di
sabbia, in cui si annulla totalmente il moto relativo tra i due corpi collidenti, che in
seguito all’urto si fondono in un unico corpo che si muove con un’unica velocità (urto
anelastico).
Approfondimento: Gli Urti anelastici.
Gli urti possono avere diversi risultati possibili. Una palla di gomma che cade sul pavi-
mento rimbalza (urto elastico), ma una palla di argilla rimane ferma a terra senza rim-
balzare (collisione anelastica).
Una collisione in cui i due corpi rimangono attaccati insieme e poi si muovono con una
velocità finale uguale è chiamata urto perfettamente anelastico. Naturalmente, i due
corpi, dopo l’urto, hanno la stessa velocità finale.
Nell’altro caso estremo, quello degli urti elastici, invece, i due corpi si deformano.
Qui la forza d’interazione è conservativa e durante l’urto si conserva sia la quantità di
moto, sia l’energia meccanica.
Durante l’urto i due corpi si deformano, acquisendo energia potenziale, ma subito dopo
riprendono la loro forma originaria, restituendo tale energia.
In un urto elastico quindi si conserva l’energia cinetica totale delle particelle incidenti.
Esercizio 1: Un corpo puntiforme A in moto can velocità v su un piano orizzontale liscio,
urta un corpo B, uguale al primo, inizialmente fermo ai piedi di un piano inclinato liscio.
Si trovi la massima quota a cui giunge il
corpo B sul piano inclinato nei due casi di
urto elastico e completamente anelastico.
Soluzione: Consideriamo inizialmente il caso di urto elastico. Dal momento che, all’atto
dell’urto, non intervengono forze esterne impulsive, si conserva la quantità di moto.
Possiamo quindi scrivere:
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