Page 488 - Capire la Fisica
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Quest’ultima si divide ancora in energia potenziale gravitazionale, se la forza che com-
            pie il lavoro è quella di gravità oppure energia potenziale elastica se la forza che compie
            lavoro è quella di richiamo elastica o di altri tipi meno importanti.

            L’energia potenziale gravitazionale dipende dall’altezza rispetto al piano di riferimento.

            Inoltre, l’energia dipende anche dal valore della massa; più grande è la massa, mag-
            giore è l’energia.

            Un oggetto di massa m, posto ad altezza h rispetto a un livello di riferimento, possiede

            un’energia potenziale gravitazionale pari al lavoro che la forza di gravità può compiere
            sull’oggetto facendolo cadere sul piano di riferimento.

                                                        Ep= P∙ .


            Per far acquistare energia potenziale a un corpo basta portarlo a una certa altezza,
            rispetto a un piano assunto come riferimento.

            Questo avviene perché per sollevare un oggetto consumiamo energia, cioè cediamo

            una parte della nostra energia all’oggetto.

            Questo implica che qualunque corpo, per il solo fatto di trovarsi più in alto, cioè più
            distante dal centro di attrazione, possiede maggiore energia potenziale.

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            Un corpo può avere sia energia cinetica sia energia potenziale gravitazionale.

            Ad esempio un corpo che si muove ad una certa altezza rispetto a un piano di riferi-
            mento, le possiede entrambe.


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            Abbiamo detto che esistono altre forme di energia potenziale, come ad esempio quella
            che hanno i corpi elastici.


            Se comprimiamo una molla di un tratto s e poi la lasciamo libera, dopo avervi appog-
            giato una pallina, essa eserciterà sulla pallina una forza F = k·s e compirà un lavoro L =
            1     2
                .
            2
            La molla compressa avrà, quindi, la capacità di compiere un lavoro e per questo diciamo

            che possiede dell’energia potenziale elastica.

            Questa energia potenziale elastica Ee, accumulata nella molla compressa è uguale al
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            lavoro che la molla compie per ritornare nella posizione di equilibrio (s = 0): Ee =    .
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            Si nota subito che il lavoro necessario per comprimere una molla di un tratto “s” è

            uguale a quello che la molla restituisce quando si allunga.


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