Page 259 - Capire la Fisica
P. 259

Capire meglio (attraverso gli esempi): Stato di quiete o Moto Rettilineo Uniforme



           Il Treno: supponiamo di avere 2 treni su due binari paralleli.

           Sul treno A c’è una persona che guarda dal fine-

           strino il treno B.

           Entrambi i treni sono in movimento nella stessa
           direzione ma con una velocità diversa; indichiamo

           con VA la velocità del treno A e VB la velocità del
           treno B.

           La persona sul treno A ha l’impressione di essere

           ferma (in quiete) e vedrà il treno B muoversi ad
           una velocità V1 = VB - VA.

           Se ci fosse una persona sul treno B e vedesse fuori
           dal finestrino il treno A, avrebbe anch’essa l’impressione di essere ferma e vedrebbe il

           treno A muoversi ad una velocità data da V2 = VA – VB.

           Il viaggiatore non ha alcun modo, per mezzo di osservazioni ed esperimenti fisici all’in-
           terno del proprio sistema di riferimento solidale, di discernere il proprio stato di quiete

           da uno stato di moto rettilineo uniforme con velocità diversa da zero.

           Se ad esempio un viaggiatore lanciasse una palla per aria in un treno in corsa, non ve-
           drebbe alcuna differenza, rispetto a lanciare la palla per aria, quando il treno è fermo.

                                                                                              112
           Questo fenomeno è identificato come “il principio di relatività (galileiano) “, secondo
           il quale tutti i sistemi di riferimento non accelerati sono tra loro fisicamente equiva-
           lenti, cioè che in tutti i sistemi di riferimento inerziali, le leggi della meccanica sono le

           stesse, qualunque sia la velocità con cui essi si muovono gli uni rispetto agli altri, purché
           la velocità rimanga costante.

                                                      113
           Per la “seconda legge della dinamica”  il cambiamento di moto è proporzionale alla
                          114
           forza motrice  impressa e avviene secondo la linea retta lungo la quale la forza è stata
           impressa. In forma succinta:




           112  La relatività galileiana afferma che le leggi della meccanica hanno sempre la stessa forma nei sistemi di riferimento
           inerziali. Galileo descrisse per primo questo principio nel 1632 nel suo “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”
           (tolemaico e copernicano), utilizzando l’esempio di una nave in viaggio a velocità costante, senza scosse, su un mare
           perfettamente calmo: qualunque osservatore che faccia esperimenti sotto coperta non riesce a determinare se la nave
           sia in moto o sia ferma.
           113  Conformemente al principio d’inerzia, se a un qualsiasi corpo, fermo (o in moto a velocità costante) su una superficie
           perfettamente liscia e completamente libero di muoversi in tutte le direzioni orizzontali, viene applicata una forza (per
           semplicità supposta parallela al piano d’appoggio), la sua velocità varia.
           114  La quantità motrice di una forza centripeta è la misura proporzionale al moto che genera in un dato tempo.
                                                          259
   254   255   256   257   258   259   260   261   262   263   264