Page 275 - La Storia delle Scienze
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Dalla nascita della teoria delle stringhe alla teoria M
La storia della teoria delle stringhe è tra le più strane mai capitate nella storia della
scienza. Fu scoperta quasi per caso, e applicata al problema sbagliato, per poi essere re-
legata per anni nell’oscurità, fino a quando non è stata tirata in ballo
come “teoria del tutto”.
La sua origine risale al 1968, quando due giovani ri-
cercatori del CERN, Gabriele Veneziano (1942 -) e
Mahiko Suzuki, si imbatterono, in maniera del tutto
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indipendente, nella funzione Beta (o integrale di)
di Eulero, che sembrava particolarmente adatta a
descrivere il mondo delle particelle subatomiche.
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Nota: tutte le particelle subatomiche si comportano come delle trottole in miniatura.
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Approfondimento: Le stringhe sembravano comportarsi in maniera molto diversa ri-
spetto ai “campi”, introdotti per la prima volta dal fisico inglese Michael Faraday, su cui
si basava tutta la fisica degli ultimi 150 anni, dove la descrizione “fondamentale” dell’elet-
tricità, del magnetismo, della forza nucleare e della gravità si basa sui campi.
Le linee di forza permeano tutto lo spazio, come una ragnatela, e come per tutte le entità
matematiche, possono assumere valori diversi nei vari punti dello spazio.
Per questo si iniziò a cercare una teoria di campo delle stringhe in grado di riassumere
l’intero contenuto della teoria in una sola equazione.
Nel 1974 Micho Kaku riuscì ad estrarre la teoria di
campo delle stringhe, riassumendo tutta l’informa-
zione contenuta nella teoria delle stringhe in una
sola equazione lunga solo tre centimetri.
107 È una particolare funzione simmetrica, in cui non cambia il valore scambiando la x con la y e viceversa. il suo valore non
cambia. È stata il primo modello di matrice S nella teoria delle stringhe.
In meccanica quantistica, la matrice S costituisce l’insieme di tutte le ampiezze delle transizioni possibili fra stati iniziali e stati
finali dei processi di scattering, ovvero degli urti tra particelle.
Dalla conoscenza della matrice S è possibile dedurre tutte le proprietà delle particelle elementari. Detto in parole povere,
significa che ogni termine della serie ci dice in quanti modi le particelle possono scontrarsi tra di loro.
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