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Astronomia Greca
La Grecia era la terra dei grandi filosofi: ad esempio, Aristarco di Samo sapeva già
che la Luna risplendeva di luce riflessa e che fosse la Terra
a girare intorno al Sole, anche se era credenza comune,
come ci racconta Aristotele in alcune delle sue opere, che
fosse il Sole a girare intorno alla Terra, e non viceversa, e
che quest’ultimo fosse mosso, assieme agli altri pianeti, da
alcune sfere
cristalline.
Questa errata credenza fu accettata
per ben XVII secoli. Ipparco, invece,
realizzò il primo catalogo stellare del
mondo occidentale, indicando anche la
luminosità, o magnitudo.
Un altro grande astronomo fu Eratostene, che
cercò di calcolare, con buona approssimazione, la
circonferenza terreste.
Avendo saputo dell’esistenza di un grande pozzo
nella città di Siene,
il cui fondo, a metà
estate veniva illu-
minato dal Sole di
mezzogiorno, ebbe l’idea di misurare, ad Alessandria,
una cittadina poco più a nord, l’ombra di una colonna,
che allo stesso orario proiettava un’ombra inclinata di
7 gradi, dimostrando prima la rotondità della terra, e
poi, attraverso l’uso della tri-
gonometria anche a calcolarne la circonferenza, che risultò
essere di circa 40.000 km.
Un altro grande astronomo dell’epoca fu Tolomeo, anche se,
tratto in inganno dal movimento retrogrado di alcuni pianeti,
per giustificare quello strano movimento, introdusse gli epi-
cicli, dei cerchi immaginari in cui i pianeti si muovevano du-
rante la loro orbita intorno alla Terra.
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