Page 31 - La Storia delle Scienze
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Secondo una testimonianza di Pappo (circa 290 - 350 d.C.), Archimede dedicò
un’opera, oggi perduta, “Sulla Sfera”, alla costruzione di planetari e orologi astrono-
mici.
Anche Cicerone (106 – 43 a.C.) nel “De re publica”, menziona due macchine, en-
trambe costruite da Archimede, in grado di predire le posizioni di Sole, Luna e dei
cinque pianeti noti.
Con lo scorrere dei millenni queste costruzioni si fecero sempre più grandi e nella
prima età del bronzo, cominciarono a costruire vasti cerchi in pietra, dove si riuni-
vano per evocare le divinità celesti.
Le costruzioni astronomiche in pietra più evidenti si trovano nell’Europa Settentrio-
nale, ma sono presenti anche in varie regioni d’Italia, come ad esempio, la Sardegna.
Gli antichi Greci avevano sistematizzato un gruppo di 12 costellazioni, che il Sole per-
corre in successione (nel suo moto apparente nel cielo) nel corso dell’anno.
Sono le costellazioni dello Zodiaco, che molti ancora pensano abbiano un influsso
sulle vicende umane.
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La Luna fu il primo corpo siderale ad essere divinizzato, e con il passaggio dalla
età neolitica a quella del bronzo, l’interesse rituale si spostò dalla Luna al Sole.
19 La Luna, il nostro unico satellite naturale, è il corpo celeste più vicino; infatti essa orbita intorno alla Terra ad una
distanza media (di soli) 380.000 km.
20 La rivoluzione siderale, in un sistema geocentrico, rappresenta il moto apparente di un pianeta intorno alla Terra,
lungo i Segni zodiacali, compiuto il quale esso ritorna al punto di partenza. La quantità di tempo impiegata, si chiama
periodo siderale. In un sistema eliocentrico, invece, rappresenta il periodo di tempo necessario al pianeta per com-
piere una rivoluzione completa intorno al Sole.
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