Page 201 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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L’Europa nel 500                                                189




            Alla  fine  del  XV  secolo,  l’Europa  finalmente  riconquistò  la  palma  della  supremazia

            matematica, e Roma divenne il centro della rinascita intellettuale.

            Nell’Europa del cinquecento, e in particolare in Italia, si diffuse un forte interesse per

            l’algebra.


            In questo secolo si cominciarono ad accettare i numeri negativi e i matematici iniziarono
            a sfidarsi pubblicamente cercando di risolvere alcuni problemi.


            Su queste competizioni si basò gran parte della fama dei matematici.


            Diviene quindi comprensibile il perché molte scoperte fossero rimaste per anni segrete,
            in quanto rappresentavano un “arma” nei duelli pubblici.


            Fu  in  questo  clima  che  alcuni  matematici  persero

            l’occasione  di  essere  ricordati  per  alcune  loro  scoperte,

            tenute nascoste, ma poi scoperte da altri matematici, come
            successe, ad esempio, nel 1510 a Scipione del Ferro, quando

            scoprì la soluzione delle equazioni di terzo grado, ma tenuta
            nascosta,  se  la  vide  soffiare  da  Niccolò  Tartaglia  (1550  -

            1557), uno dei più importanti matematici del periodo.                               SCIPIONE DEL FERRO


                                             Tartaglia,  poi,  in  cambio  di  una  cattedra  in  matematica
                                            confidò sotto forma di indovinelli il metodo risolutivo ad un

                                            altro        protagonista          della
                                            matematica             rinascimentale,

                                            Gerolamo  Cardano  (1501  -  1576),
                                            pregandolo  di  non  condividere  la

                                            scoperta con altri.


                             N. TARTAGLIA   All’inizio  Tartaglia  diede  una
                                            versione,      sotto      forma       di

            indovinello, non completa, ma quando fu smascherato, si vide
            costretto a rivelare la formula intera.                                                  G. CARDANO


             Cardano allora per vendicarsi non esitò a pubblicare il metodo risolutivo nella sua opera

            “Ars magna” del 1545, facendo così nascere una disputa tra i due.
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