Page 119 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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La matematica Egiziana                                            107



            L’Egitto ebbe un ruolo fondamentale nella nascita della matematica e non solo.


            La civiltà egiziana si sviluppò, al contrario di quella babilonese, senza essere toccata da

            influenze straniere.


            A  partire  da  3.000  a.C.,  si  sviluppò,  nelle  caste  più  potenti  (sacerdoti  e  scribi),  una
            notevole competenza matematica.


            Il periodo di maggiore splendore della cultura egiziana venne raggiunto durante la terza

            dinastia (2500 a.C. circa), lo stesso periodo in cui i faraoni costruirono le piramidi.

            Gli Egiziani, all’epoca vivevano quasi esclusivamente lungo le sponde del Nilo, che una

            volta l’anno, nel periodo delle grandi piogge, straripava coprendo di limo tutte le terre
            coltivate e rendendole più fertili.


            Quando le acque, poi, si ritiravano nel letto del fiume, i contadini volendo rientrare in

            possesso dei propri campi, avevano bisogno di misurare la dimensione dei loro terreni,

            creando con dei paletti i confini delle loro proprietà.

            Questa  necessità  diede  vita  alla  geometria  (da  geo  =  “terra”  e  metria  =  “misura”),

            tradotto letteralmente “misurazione della terra”.


            Quindi  la  geometria  nacque  dai  bisogni  pratici  di  misurare  i  campi,  anche  se
            l’applicazione principale della matematica rimaneva l’astronomia, che permise loro, tra

            l’altro, anche la compilazione di un calendario.


            Gli Egizi contavano in base 10 e rappresentavano i numeri con piccoli
            disegni, detti “geroglifici”.


            Linee semplici indicavano 1, 10 e 100, mentre con un fiore di loto

            indicavano il numero 1000, 10.000 con un dito, 100.000 con una rana
            e 1.000.000 con una divinità.


            I  numeri  egizi  però  andavano  bene  solo  per  fare  addizioni  e
            sottrazioni ma non per moltiplicare. Per effettuare la moltiplicazione

            escogitarono un particolare stratagemma:


            Supponiamo di voler calcolare 13 × 23. Scriviamo due colonne di
            numeri. In quella di sinistra scriveremo 1, 2, 4 etc. senza superare il

            13. Nella colonna di destra inizieremo scrivendo il secondo numero
            lo moltiplicheremo per due finché le colonne non avranno lo stesso numero di righe,
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