Page 37 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
P. 37
Su quest’osso sono incise 29 tacche, e siccome il mese lunare è formato da 29 giorni e
25
mezzo, si pensa possa essere un calendario lunare primitivo. Un altro simile, ma questa
volta di lupo, risalente a circa 30.000 anni fa, fu trovato in Cecoslovacchia, con incise ben
55 tacche.
L’archeologa Denise Schmandt-Besserat (1933 - ) sostiene che dei “gettoni d’argilla”
risalenti a più di diecimila anni,
ritrovati fa i popoli del Medio Oriente,
in alcuni siti archeologici
appartenenti ai Monti Zagros in Iran,
servivano a rappresentare gli alimenti
base di quei
tempi: grano,
DENISE SCHMANDT-BESSERAT
animali, anfore di
olio e per registrare numeri, forse a fini fiscali o come prova di
proprietà. Su alcuni di questi gettoni vi erano incisi dei simboli, come
ad esempio una pallina recante un “+” per rappresentava una pecora,
uno più grande per rappresentarne dieci, un altro simbolo per
indicare una capra, un altro simile ma più grande per indicarne dieci,
e così via.
I gettoni venivano infilati su una cordicella, come si fa con le perline di una collana,
ricoperti di argilla e poi cotti. Nei successivi 500 anni si iniziò a scrivere il valore dei
gettoni anche sull’involucro di argilla.
I numeri primi sono importanti per due ragioni: in primo luogo, ogni numero intero
maggiore di 1 può essere scritto come una serie di numeri primi che moltiplichiamo tra
loro, e per ogni numero, esiste una sola soluzione EUCLIDE
(Teorema fondamentale dell’aritmetica).
È un po’ come se rappresentassero il “DNA” dei numeri
naturali. In secondo luogo, non è stata trovata ancora uno
schema prevedibile nella ripetizione dei numeri primi, né
una formula capace di produrli.
Euclide, con un suo teorema dimostrò che questi sono
“infiniti”.
Approfondimento