Page 289 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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Lo sapevi che…?                                                 277





         • Nella  mitologia  greca  Efesto,  o  Vulcano  per  i  romani,  adorato  in  tutte  le  città
            della Grecia in  cui  si  trovassero  attività  artigianali,  ed  in

            particolar  modo  ad Atene,  era  il  dio  del  fuoco,  delle  fucine,

            dell’ingegneria, della scultura e della metallurgia ed era anche
            il fabbro degli dei.

            Efesto abitava all’interno dell’Etna, e si narra che la montagna
            col fuoco ha preso in suo onore, il nome “vulcano”, proprio

            perché sede delle fucine di  Efesto, infatti  quando  il  vulcano
            eruttava  o  emanava  fumo,  per  gli  abitanti  dell’epoca  questi

            erano  i  fumi  o  i  preparati  della  sua infernale fucina  313 , che,
            appunto,  si  trovava  nelle  viscere  dell’Etna,  dove  lavorava

            assieme ai suoi assistenti, i ciclopi.
            I colpi delle loro incudini e del loro ansimare, faceva brontolare i vulcani della zona e il

            fuoco della loro fucina arrossava la cima dell’Etna.

                                                                     314
            Si narra che Efesto fu concepito dalla madre Hera  solo per vendetta nei confronti del
                                                         marito  Zeus,  per  vendicarsi  di  tutte  le  amanti

                                                         avute dal marito nel corso dei millenni. Appena
                                                         lo  vide  Hera,  vergognandosi  di  lui,  decise  di

                                                         scaraventarlo  dalla  finestra,  facendolo  cadere
                                                         giù dall’Olimpo, in quanto era brutto, zoppo e

                                                         deforme,  tanto  che  riusciva  a  camminare  solo

                                                         grazie all’aiuto di un bastone.
                                                         Il piccolo cadde nell’oceano dove fu raccolto da

                                                         Teti  e  da  Eurionome,  ninfe  del  mare,  che  lo
                                                         nascosero  in  una  caverna  prendendosi  cura  di

                                                         lui.
             SUL LATO FRONTALE DELLA MONETA DA 50 LIRE DEL 1955
             E  DEL  1993,  ERA  RAPPRESENTATO  IL  DIO  VULCANO   Efesto rimase con loro fino all’età di nove anni e,
             (EFESTO),  NUDO  E  VOLTATO  DI  SPALLE,  NELL'ATTO  DI
             BATTERE IL MARTELLO SULL'INCUDINE.          pur  crescendo  brutto  e  storpio,  rivelò  subito

                                                         delle  eccezionali  abilità  nel  forgiare  metalli.
            Preparata un’officina, all’interno della caverna, egli ricambiò tutto l’amore ricevuto da

            Teti ed Eurinome fabbricando per loro gioielli d’inestimabile bellezza.






            313  La fucina è il focolare a carbone del fabbro ferraio, nel quale vengono riscaldati sino all'incandescenza piccoli pezzi di
            ferro che vengono poi lavorati per percussione sull'incudine o al maglio. La fucina si può chiamare anche forgia.
            314  Giunone per i latini.
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