Page 239 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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La matematica moderna                                                 227




            La matematica moderna si può dire che sia nata con Carl Gauss,

            verso la fine del 700, con la pubblicazione del suo libro “discussioni
            aritmetiche”, all’età di soli 21 anni.


            Con questo libro, Gauss gettò le fondamenta delle future ricerche
            del settore.


            Essa si divide in sette grandi aree:


            1. Analisi matematica


            2. Geometria


            3. Algebra


            4. Analisi numerica

            5. Calcolo delle probabilità


            6. Fisica matematica                                                    C. GAUSS


            7. Logica matematica


            divise a loro in volta in numerose sotto-aree.


            Gauss fu senza dubbio uno dei matematici più importanti del secolo e di tutti i tempi.
            Fece  ricerche  in  quasi  tutte  le  branche  della  matematica  e  dopo  aver  dimostrato  il

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            teorema fondamentale dell’algebra , si occupò soprattutto della “teoria dei numeri” e
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            introdusse l’aritmetica modulare  (o dell’orologio) che avrebbe facilitato moltissimo la
            scrittura  e  la  comprensione  di  teoremi  relativi  a  questo  campo  d’indagine,  ma  che

            rivoluzionava la matematica, perché ora con queste nuove teorie 4+5 non faceva più 9,
            ma a secondo del modulo usato può dare un valore diverso.


            Ad esempio nel modulo 7, 4 + 5 = 2, mentre 3 + 4 = 0.


            Questi risultati si giustificano interpretando l’addizione come una rotazione oraria sul
            modello di un orologio, ad esempio sul quadrante a 7 tacche (contrassegnate da 0 a 6),

            il risultato 4 + 5 = 2, pensabile anche come il resto della divisione 9:7, perché una volta
            arrivati a 7 si ricomincia da 0. Quindi ogni volta che si arriva a 7 si scrive 0. E così via.




            247  Asserisce che ogni polinomio di grado n ≥ 1 (non costante), a coefficienti reali o complessi del tipo:   + ⋯ +   =
                                                                                                   
                                                                                                 
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              ammette almeno una radice complessa o zero e come massimo n complesse o al massimo n reali.
             0
            248  È un particolare ramo della matematica, costituito da insiemi finiti (Zn), nei quali si possono fare operazioni aritmetiche.
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