Page 173 - Storia del Pensiero Matematico e suoi Aneddoti
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La matematica cinese 161
In Cina, nel 212 a.C. l’imperatore Shi Huang-ti ordinò il rogo di tutti i testi scritti e quindi
si conosce molto poco della matematica cinese precedente a questa fatidica data.
Un altro fattore che non ha favorito la nostra conoscenza fu il fatto che gran parte delle
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opere fossero state scritte sul bambù , un materiale molto deperibile.
Del precedente periodo è rimasto solo un guscio di tartaruga su cui sono incisi dei
numeri che usano una specie di notazione decimale.
Il numero 123 ad esempio viene scritto con il simbolo di 1 seguito da quello di centinaia,
il simbolo di 2 seguito da quello delle decine ed il simbolo del 3.
Dopo il rogo dei libri ne furono scritti altri e i più importanti sono “I nove capitoli dell’Arte
matematica”, una raccolta di 246 problemi riguardanti l’agricoltura, il commercio,
l’ingegneria e altro materiale riguardante i triangoli rettangoli.
Zu Chongzhi (V secolo d.C.) calcolò il valore di π con sette cifre decimali esatte. Questa
fu la miglior stima della costante π per i successivi mille anni.
Aneddoto: I matematici cinesi svilupparono una particolare predilezione per i quadrati
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magici e si narra che il primo di questi quadrati venne comunicato all’imperatore da
una tartaruga uscita dal fiume Lo, durante una piena causata dall’ira del dio del fiume,
con raffigurata sul guscio una rappresentazione del quadrato magico.
Questo voleva significare che il dio chiedeva un sacrificio di 15 entità e l’accoglimento
del messaggio portò alla fine della piena.
L’interesse per questi quadrati magici portò i cinesi a
studiare i sistemi di equazioni lineari e a scoprire la così
detta Regola di Horner 168 particolarmente adatta per
calcolare velocemente le radici reali delle equazioni
polinomiali.
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Furono anche i primi a sviluppare concetti analoghi a quelli di matrice e determinante .
166 Sono piante sempreverdi, molto vigorose (anche 40 m di altezza e 30 cm di diametro). Il bambù ha un legno cavo ma
anche leggero e resistente, perciò viene impiegato da secoli per gli usi più diversi.
167 Il quadrato magico è uno schieramento di numeri interi distinti in una tabella quadrata tale che la somma dei numeri
presenti in ogni riga, in ogni colonna e in entrambe le diagonali dia sempre lo stesso numero.
168 È un algoritmo che permette di valutare un polinomio in modo più breve di quello tradizionale ed è quindi
particolarmente adatto qualora si debbano calcolare radici reali di equazioni polinomiali.
169 Il determinante di una matrice quadrata è un numero che in qualche modo sintetizza le proprietà della matrice.