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Hyper-V non è abilitato per impostazione predefinita, ma deve essere attivato nel pannello
di controllo attraverso l’opzione “Attivazione o disattivazione delle funzionalità di Win-
dows”. Una volta installato Hyper-V, il lavoro di configurazione, creazione ed esecuzione
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delle macchine virtuali può avvenire attraverso la finestra di gestione di Hyper-V. Dopo
aver creato la macchina virtuale, è possibile modificarne le proprietà selezionando la voce
“Impostazioni” dal riquadro Azioni. Una volta creata e configurata la VM, la possiamo av-
viare direttamente dal menu “Start”, con la voce “Virtual Machine Connection” o dal “Hy-
per-V Manager”.
Nota: La quantità di memoria allocata a una macchina virtuale non sarà più disponibile per
l’utilizzo da parte del computer host quando la macchina virtuale è in esecuzione.
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Il formato del disco rigido virtuale (VHD e VHDX) è una specifica di formato di immagine
pubblicamente disponibile che permette l’incapsulamento dell’hard disk in un singolo file,
consentendone l’uso da parte del sistema operativo come un disco virtuale ma con le
stesse caratteristiche di un disco fisico. Questi dischi virtuali possono ospitare i file system
(NTFS, FAT, exFAT).
Nota: Il supporto alle API per VHD permette la gestione dei dischi virtuali. I dischi virtuali
creati con le API per VHD possono funzionare come dischi di avvio. VHDX è la sua naturale
evoluzione, che offre performance superiori, maggiori capacità e una migliore affidabilità
rispetto al suo predecessore (VHD).
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Nota: Windows Store è l’unico mezzo attraverso il quale si possono distribuire applicazioni
per Windows RT.
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È stato inserito un programma, “Easy Transfer Wizard”, molto utile alla migrazione dei dati
e impostazioni da un PC “vecchio” ad uno nuovo.
Questa utility si trova nel dvd di installazione di Windows 8. La possiamo trovare nella car-
tella “Support/Migwiz” come un file eseguibile chiamato: Migwiz.exe.
107 La “macchina virtuale” o virtual machine (VM) rende possibile riprodurre il funzionamento di altriqualsiasi sistema opera-
tivo, anche l’android di uno smartphone, direttamente sul PC mediante un processo che prende il nome di “emulazione”.
L’emulazione consente, grazie a opportuni software, di replicare le funzioni di un determinato sistema su un secondo sistema,
anche differente dal primo. Il difetto è che risultano più lente della macchina originale.
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