Page 462 - Informatica dalla A a Z
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La dichiarazione di una variabile puntatore avviene in modo simile a quello delle variabili
normali, con l’aggiunta di un asterisco davanti al nome.
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Nota: Attraverso l’asterisco ‘*’ (operatore di dereferenziazione ), è possibile accedere alla
zona di memoria a cui la variabile punta.
Attraverso l’uso dei puntatori è possibile effettuare il passaggio dei parametri alle funzioni
per riferimento.
L’array è una sequenza ordinata di elementi dello stesso tipo. Attenzione, quando un pro-
gramma tenta di accedere a una posizione oltre il limite degli elementi esistenti, c’è il ri-
schio che non si verifichi alcun errore, provocando però dei risultati imprevedibili.
Nota: Con l’array è possibile aggregare dati omogenei per poterli facilmente elaborare,
cioè memorizzare, ritrovare e manipolare.
Idealmente è come se fosse costituito da tante variabili semplici, tutte dello stesso tipo,
“affiancate” tra loro. Infatti, non è possibile aggregare mediante l’array variabili di tipo di-
verso.
La dichiarazione di un array avviene in modo intuitivo, definendo il tipo degli elementi e la
loro quantità. L’operatore che indica un array è costituito dalla coppia di parentesi [ ].
int a[7]
Per accedere agli elementi dell’array si utilizza un indice, il cui valore iniziale è sempre 0 e,
di conseguenza, l’ultimo ha indice (n-1), dove n corrisponde alla quantità di elementi esi-
stenti. È possibile inserire direttamente i valori nell’array, anche in fase di assegnazione:
int a[] = { 123, 453, 2, 67 };.
Definizione: L’array è una collezione finita di N variabili dello stesso tipo, ognuna identifi-
cata da un indice.
Ogni variabile prende il nome di elemento e occupa una cella del vettore. Il numero di
elementi dell’array è detto dimensione dell’array.
Per poter utilizzare una variabile di tipo array vanno indicati tre elementi: il tipo delle va-
riabili che dovrà contenere; il numero delle variabili, e quindi delle celle del vettore (dimen-
sione); il nome che sarà associato all’array (identificatore).
È possibile utilizzare anche una costante, come dimensione del vettore, in modo da ren-
dere il programma parametrico (tecnica delle costanti manifeste).
407 È l’azione con cui si toglie il riferimento e si raggiungono i dati a cui un puntatore si riferisce.
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