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• l’equazione della retta r del fascio;


            • i parametri a’ e a’’ delle due linee del fascio simmetriche rispetto alla retta r ed aventi,
            nel punto comune d’ascissa nulla, tangenti tra loro perpendicolari;

            • l’area della regione finita di piano delimitata dalle linee così ottenute.


           c. In un piano sono assegnati una circonferenza di centro O e raggio r ed un punto A, tale
                ̅̅̅̅
           che = 2r ; si conducano per A due rette a e b tali che siano a perpendicolare alla retta
                        π
                   ̂
           OA ed  =  .
                        4
           Si determini sulla circonferenza il punto P tale che, condotte per esso la parallela alla

           retta a, che incontra la retta b nel punto M, e la parallela alla retta b che incontra la retta
                                           ̅̅̅̅̅
                                                   ̅̅̅̅
           a nel punto N, la somma S =  +  assuma valore minimo.
                                                          ̂
           Si costruisca geometricamente l’angolo AOP, essendo P il punto trovato.


           d. Delle funzioni:                                          una non verifica nell’intervallo [-

           1,2] tutte le ipotesi del teorema di Lagrange ( o del valor medio). Si dica per quale due

           ciò avviene e si giustifichi l’affermazione.

           Si determinino per l’altra funzione i valori della variabile indipendente la cui esistenza è
           assicurata dal teorema stesso.


                                                       Soluzione
                                  
           a. La funzione y =         è irrazionale fratta ed è definita per tutti i valori che rendono
                                √−1
           positivo il radicando.

           Pertanto, risolta la disequazione x - 1 > 0, si deduce che il campo d’esistenza della fun-

           zione è l’intervallo aperto e illimitato J = ]1, +∞[.

           La funzione è sempre positiva in J, perché rapporto di quantità positive.




           Dall’essere:                                                                            si  deduce

           che la funzione ammette soltanto un asintoto verticale per x = 1.

           La derivata prima è:













                                                          - 872 -
   867   868   869   870   871   872   873   874   875   876   877