Page 872 - Capire la matematica
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• l’equazione della retta r del fascio;
• i parametri a’ e a’’ delle due linee del fascio simmetriche rispetto alla retta r ed aventi,
nel punto comune d’ascissa nulla, tangenti tra loro perpendicolari;
• l’area della regione finita di piano delimitata dalle linee così ottenute.
c. In un piano sono assegnati una circonferenza di centro O e raggio r ed un punto A, tale
̅̅̅̅
che = 2r ; si conducano per A due rette a e b tali che siano a perpendicolare alla retta
π
̂
OA ed = .
4
Si determini sulla circonferenza il punto P tale che, condotte per esso la parallela alla
retta a, che incontra la retta b nel punto M, e la parallela alla retta b che incontra la retta
̅̅̅̅̅
̅̅̅̅
a nel punto N, la somma S = + assuma valore minimo.
̂
Si costruisca geometricamente l’angolo AOP, essendo P il punto trovato.
d. Delle funzioni: una non verifica nell’intervallo [-
1,2] tutte le ipotesi del teorema di Lagrange ( o del valor medio). Si dica per quale due
ciò avviene e si giustifichi l’affermazione.
Si determinino per l’altra funzione i valori della variabile indipendente la cui esistenza è
assicurata dal teorema stesso.
Soluzione
a. La funzione y = è irrazionale fratta ed è definita per tutti i valori che rendono
√−1
positivo il radicando.
Pertanto, risolta la disequazione x - 1 > 0, si deduce che il campo d’esistenza della fun-
zione è l’intervallo aperto e illimitato J = ]1, +∞[.
La funzione è sempre positiva in J, perché rapporto di quantità positive.
Dall’essere: si deduce
che la funzione ammette soltanto un asintoto verticale per x = 1.
La derivata prima è:
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