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La corrente elettrica



           Come la maggior parte delle cose nella vita, anche l’elettricità è più complicata di come

           sembri.

           Faraday, nei primi anni 30 del XIX secolo dimostrò come fosse possibile trasformare
           l’energia meccanica in energia elettrica, e viceversa, sfruttando il fenomeno dell’indu-

           zione elettromagnetica.

           Riuscì a generare un movimento meccanico dalla combustione di carbone, petrolio e
           gas, permettendo la produzione di energia elettrica a vasta scala.


           Prese subito piede grazie anche al successivo sviluppo della turbina a motore.

           La prima centrale elettrica entrò in funzione a Londra il 12 gennaio del 1882, grazie
           all’inventiva e alla capacità imprenditoriale di un gruppo di ingegneri-scienziati tra cui

           Nikola Tesla e Thomas Edison.

           Per comprendere come lavori l’elettricità, è necessario scinderla in ciascuna delle sue
           parti costituenti.

           Alla base di ogni cosa ci sono gli “atomi”, che sono costituiti da un nucleo contenente

           protoni e neutroni e intorno a questo nucleo ruotano gli elettroni.

           Protoni ed elettroni hanno cariche elettriche uguali e opposte, i protoni hanno una ca-
           rica positiva, mentre gli elettroni hanno una carica negativa.


           Le cariche opposte si attraggono, mentre quelle simili si respingono.

           L’attrazione fra protoni ed elettroni agisce come una sorta di colla, su scala microsco-
           pica, che tiene assieme tutta la materia.


           Gli elettroni sono in grado di spostarsi da un oggetto ad un altro, e ci sono vari feno-
           meni  in  natura,  dove  questo  meccanismo  avviene  autonomamente,  proprio  come
           quando si prende la scossa toccando dei materiali metallici.

           Qui gli elettroni ci saltano addosso non appena si tocca il metallo.


           L’Elettricità è dovuta al passaggio degli elettroni che va dal catodo (o polo negativo)
           all’anodo (o polo positivo), attraverso un conduttore.


           Approfondimento: Siccome la scoperta dell’elettrone fu compiuta alla fine del XIX se-
           colo, mentre l’invenzione della pila da parte di Alessandro Volta avvenne nel XVIII se-
           colo, i fisici dell’800 non conoscevano la struttura elettrica della materia e ipotizzarono

           erroneamente che la corrente elettrica fosse dovuta al movimento di cariche positive
           anziché di cariche negative.

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